Maria Concetta Bellocco, l'ingegnere che ha frugato nel sottosuolo del paese

                                             Maria Concetta Bellocco


A Cinquefrondi c'è un ingegnere donna molto ambiziosa e determinata. Attualmente lavora a Milano, in una azienda che si occupa di distribuzione del gas. Il sottosuolo è una sua passione, benchè lei sia ingegnere civile. Sto parlando di Maria Concetta Bellocco, 32enne concittadina che 6 anni fa, alla fine del suo corso di laurea, appunto in ingegneria civile, decise di dedicare la tesi allo studio del sottosuolo cinquefrondese.  


Non cercava minerali o metalli preziosi, che comunque non ci sono. Maria Concetta cercava invece informazioni e approfondimenti sullo stato di salute di ciò che c'è a molti metri di profondità sotto le nostre case, per capire come si possano prevenire di più e meglio i danni provocati da eventuali terremoti.

Che Cinquefrondi sorgesse su un'area fortemente sismica lo sappiamo da sempre. Ce lo dice la scienza, ce lo confermano gli studi sempre più approfonditi sulla materia, ma ce lo dicevano ancora prima le drammatiche esperienze concrete vissute dal paese a causa dei terremoti. Senza risalire troppo nei secoli, ricordiamo quello terrificante del 5 febbraio 1783 che rase al suolo Cinquefrondi, causando 1343 morti. E poi quelli meno disastrosi ma comunque gravi del 13 ottobre 1891, del 16 novembre 1894, fino a quello tremendo che colpì Messina e Reggio Calabria il 28 dicembre 1908 ma che, per fortuna, da noi fece poche vittime, appena 3, ma tantissimi danni. 


                                 Maria Concetta Bellocco il giorno della laurea

Il rischio sismico (altissimo) del territorio cinquefrondese è stato dunque al centro della tesi di laurea in ingegneria civile geotecnica di Maria Concetta Bellocco, con cui questa giovane ha concluso i suoi studi all'Università di Cosenza nel 2016. Nel titolo c'è tutto:  "Microzonazione Sismica del centro abitato di Cinquefrondi". Mai prima d'ora era stato studiato così approfondiitamente il territorio e soprattutto il sottosuolo del nostro paese. 


Maria Concetta è una 32enne molto motivata, dal 2017 vive e lavora a Milano. Ma ha mantenuto un legame fortissimo con la nostra terra e la sua famiglia.  "Sono molto legata al mio paese e alla mia famiglia che, anche se a 1200 km di distanza, è il mio punto di riferimento, Cinquefrondi è la mia isola felice. La mia famiglia è presente in ogni momento della mia vita, felice o triste che sia, in ogni mio gesto e azione, mi consiglia nel prendere le decisioni più importanti e mi sorregge nei momenti di difficoltà. I valori e i principi con cui sono cresciuta fin da bambina, rappresentano la base del mio modo di essere, del mio comportamento e del rapporto che ho con gli altri: l’educazione, l’umiltà, la serietà, l'onestà". 


Questo ingegnere donna, che è probabilmente la prima del nostro paese a svolgere questa professione tradizionalmente maschilista, punta "a dare il massimo, a non fare mai meno del mio meglio e ad essere sempre positiva e propositiva, dice. Sono curiosa e osservatrice, affascinata dalle nuove tecniche e dall’arte del costruire, in ogni cosa che faccio mi impegno per raggiungere l’obiettivo in maniera ottimale. Soprattutto a livello lavorativo mi piace imparare sempre cose nuove, mettermi alla prova e crescere". 



Maria Concetta, la seconda da sinistra, con la sua famiglia


È bello scoprire che ci sono studenti che provano a valorizzare Cinquefrondi nell'ambito dei loro corsi di laurea, e di farlo a un livello decisamente eccellente. Qui non si trattava di mettere insieme un pò di numeri, qualche tabella, una dotta introduzione, e chiudere la partita. Ma di andare ancora oltre, e mettere a punto una sorta di carta d'identità del territorio cinquefrondese, utile a pianificare interventi per ridurre il rischio sismico e le possibili conseguenze che si avrebbero quando un’onda sismica raggiunge la superficie terrestre e crea delle vibrazioni che si propagano all’interno del terreno, ne modificano lo stato di equilibrio per poi giungere ed interagire con le strutture presenti influenzandone la stabilità e la funzionalità. 

Maria Concetta Bellocco, a destra nella foto, con una collega durante il periodo di volontariato nelle zone del sisma a Amatrice e Rieti

Con questo argomento la ormai ex studentessa ha 'familiarizzato' perfino personalmente: in occasione dei terremoti che nel 2016 e anche dopo, hanno devastatto il centro Italia, soprattutto nelle zone di Amatrice e Rieti, Maria Concetta fu tra i soccorritori 'speciali'. Non tanto di quelli intenti a spalare macerie e scavare, anche perchè per quell'incarico c'erano molte altre persone più idonee, quanto per partecipare alle attività di studio e rilevamento antisismico. "Stimolata dai miei studi universitari -racconta l'ing. Bellocco-  ho svolto l’attività di volontario per l’emergenza sismica nelle zone di Amatrice e Rieti. Ho seguito in prima persona gli effetti del terremoto sul territorio e sulle strutture, quindi ho fatto sopralluoghi, verifiche di agibilità e data entry, schede di indagine". Insoma, la ragazza cinquefrondese ha partecipato a quel lavoro oscuro, realizzato lontano dalle telecamere, di chi studia questi fenomeni, per poter un giorno salvare altre persone e altre strutture dallo stesso destino di distruzione. 

"Questa esperienza forte e indescrivibile mi ha molto segnato, dice Maria Concetta. Il silenzio tombale lungo le strade dei borghi sbriciolati, gli occhi e i racconti di chi ha trascorso quei secondi infiniti, mi ha reso partecipe e consapevole di come inaspettatamente un evento naturale catastrofico può stravolgerti la vita in un attimo". 


Con la tesi di laurea, Maria Concetta si è messa in testa di approfondire un tema molto complesso, scaturito dagli studi di ingegneria geotecnica sismica trattati durante la  carriera universitaria, e di dedicarlo alla sua Cinquefrondi. Uno studio utile anche alla collettività, grazie alla individuazione di spunti tecnici vantaggiosi per il Comune, la Regione, il dipartimento di geologia e ingegneria geotecnica della stessa Università e a tutti quegli enti preposti per legge al controllo del territorio, alla sua custodia ma anche alla gestione e al governo di questo.  


Si tratta di una tesi di laurea molto tecnica, di difficile lettura e comprensione per chi non abbia una buona conoscenza delle materie ingegneristiche e anche buone nozioni di matematica, fisica e geologia. "Il nostro centro abitato -spiega Maria Concetta- ricade in un contesto fortemente marcato dai rischi di sismicità, in quanto si trova nella parte centro meridionale del cosiddetto Arco Calabro-Peloritano dove, nelle profondità della terra,  è presente una frattura importante lungo la quale si realizza la collisione fra la placca africana e quella euroasiatica. Con la recente classificazione sismica nazionale il territorio italiano è stato ordinato in 4 zone indicate con i numeri da 1 (a maggior rischio) a 4 (a minor rischio), la Calabria è l'unica regione italiana ad essere interamente compresa nelle zone 1 e 2 ed in particolare Cinquefrondi, secondo la mappa di classificazione sismica, rientra per intero nella zona 1, cioè possiede un livello di pericolosità alto”. 


La microzonazione ha dunque l’obbiettivo di conoscere "le alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili  per l'emergenza e per una eventuale ricostruzione post sisma, ma anche per la pianificazione urbanistica e territoriale e per progettare in futuro costruzioni e infrastrutture con un elevato di protezione antisismica”.

Nel suo lavoro, Maria Concetta partendo dalla consultazione dei dati presenti in letteratura e nelle banche dati più significative (ISPRA, INGV, PAI, Centro Cartografico Regionale), ha messo insieme e rielaborato tutti gli studi già esistenti su Cinquefrondi. È stata all'ufficio tecnico del Comune per reperire più materiale possibile e ha raccolto i risultati di molteplici prove di indagine dirette e indirette già svolte in campo lavorativo da ingegneri e geologi della zona. Questo le ha permesso di combinare la modellazione geologica con la modellazione geofisica per ricostruire il modello geotecnico di sottosuolo dell'area comunale . 


È materia difficile da spiegare, lo so. Ma è bello sapere che c'è chi approfondisce materie così complicate per poi restituirle sottoforma di tesi che ha anche un valore civile, quasi un regalo ai cittadini ignari. L’analisi ha avuto come risultato finale la creazione di una 'Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica' dove è evidente che nel sottosuolo di Cinquefrondi  ci sono due tipi di 'zone': una instabile, che può amplificare eventuali movimenti della Terra; l'altra decisamente instabile che, in caso di sisma, potrebbe addirittura originare fenomeni di deformazione del territorio". Insomma, c'è abbastanza materia per aver cura del futuro.

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