William Burzese, il cantante di Cinquefrondi diretto dal grande Lorin Maazel

                                                              William Burzese


A Cinquefrondi ci sono stati e ci sono tanti talenti, a volte poco conosciuti dal grande pubblico. Uno di questi è sicuramente William Burzese, classe 1977; insegna canto, fra l'altro, anche al liceo musicale del nostro paese ed è lui stesso un cantante, anzi per la precisione un basso, probabilmente il primo del nostro paese.  


                                                                              (Nella foto: William Burzese ne La Traviata – Messina 2009)

  

William Burzese ha cominciato a cantare nei cori della parrocchia, praticamente da bambino, accompagnando mamma e nonna alla Messa della domenica, e mai avrebbe pensato di trovarsi un giorno protagonista di una incredibile carriera di basso, che l’avrebbe portato addirittura a cantare sotto la direzione del grande Lorin Maazel, uno dei più importanti direttori d’orchestra del mondo.     



(Nella foto: Carmen – Messina 2018 (con Anna Maria Chiuri; direttore Carlo Palleschi; William Burzese è il secondo da sinistra)



Fu un evento straordinario, accaduto in una calda serata dell’estate del 2008, nella cornice ineguagliabile e suggestiva del Teatro Antico di Taormina, davanti a un pubblico entusiasta di appassionati accorsi da ogni parte. Accompagnato dalle note della nona sinfonia di Beethoven, e diretto dal maestro Maazel, il giovane cinquefrondese, all’epoca 31enne, offrì un saggio delle sue qualità e tenne con onore il palcoscenico. 



(Nella foto: Nona Sinfonia Beethoven Taormina 2008, direttore Lorin Maazel) 




William superò senza problemi l’emozione certamente suscitata da quel mostro sacro di Maazel, il grande direttore d’orchestra nato a Parigi da genitori statunitensi, scomparso nel 2014, e noto anche al grande pubblico televisivo perchè ha diretto molte volte l’orchestra dei Wiener Philharmoniker nel tradizionale Concerto di Capodanno a Vienna, un must per milioni di italiani durante il pranzo del primo dell’anno. 



                                        (Nella foto: Rigoletto – Reggio Calabria 2012)




William non ha mai fatto pubblicità a questa sua straordinaria performance, ma oggettivamente non capita tutti i giorni che un giovanotto di Cinquefrondi, quindi della lontanissima e sperduta provincia italiana, sia chiamato a cantare in un grande spettacolo agli ordini di Maazel. Lui l’ha fatto, e ciò è sicuramente motivo di orgoglio per lui  la sua famiglia e anche per il paese, un altro frutto della inesauribile vena musicale cinquefrondese, in questo caso nella versione canto. 



(Nella foto: Norma – Reggio Calabria (con Antonello Palombi, Francesco Palmieri, Maria Pia Piscitelli)



Quello di William è un talento sbocciato un pò alla volta, quasi per caso, e poi coltivato con studi su studi, ore e ore di prove, in modo umile, talmente umile che molti in paese neanche sanno bene del livello di performance raggiunto da questo gigante dalla voce possente, chiamato dai maggiori teatri a interpretare il meglio dei personaggi delle opere di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini, Ruggero Leoncavallo, Georges Bizet e molti altri. 


(Nella foto: Nabucco – Taormina 2011)





William per molti era il ragazzo che eseguiva i canti solenni, e specialmente quelli più difficili, da solista, nelle grandi occasioni religiose, la notte di Pasqua nella Chiesa Matrice o all’Agonia il Venerdì Santo nella Chiesa del Carmine, o ancora la notte di Natale sempre nella Matrice.

Apprezzato e ordinato nell’esecuzione, sobrio nella postura, perfettamente calato nell'ambiente teatrale, William Burzese ha interpretato per anni i maggiori motivi musicali di musica sacra che accompagnano le liturgie, rendendo un servizio alla Chiesa e alla preghiera, perché il canto è un altro modo di pregare e il bel canto è una preghiera ancora più bella rivolta a Dio. 



                      (Nella foto: La Vedova Allegra – Messina 2011)




Ma in parallelo con i canti religiosi, e senza clamori né pubblicità, nel giovane Burzese camminava e cresceva un indubbio e insolito talento: i bassi non sono molti dalle parti di Cinquefrondi, anzi a dirla tutta non ce ne sono affatto. William si è imbarcato quindi in una strada professionalmente difficile e l’ha seguita, accompagnato dalla sua famiglia che ha sempre sostenuto con entusiasmo la sua passione, anche quando ciò significava estenuanti viaggi su e giù per Messina e Reggio e altre località, a orari impossibili, per lezioni, prove su prove, e infine per gli spettacoli. Un sostegno che ha avuto a lungo pure un pesante risvolto economico, perché purtroppo l’opera lirica è tanto bella e appassionante ma anche fonte di modesti guadagni (e quindi di sacrifici) per chi la interpreta. 


(Nella foto: Tosca - Taormina 2008 (con Renato Bruson - Martina Serafin, Marcello Giordani)



Il primo insegnante, colui che ha indirizzato William verso la sua strada di cantante, è stato il maestro Ferdinando Curinga. Le prime nozioni, i primi insegnamenti, le regole da conoscere, l’impostazione della voce, il respiro, il giovane aspirante basso li ha appresi da questo maestro molto noto nella piana di Gioia. Rudimenti essenziali per avanzare sicuro in un’arte non priva di difficoltà e trappole. Da lì è stato un crescendo: William ha preso parte, in qualità di solista, ai concerti organizzati dal conservatorio, interpretando diversi ruoli del repertorio lirico, in opere come la Traviata di Verdi e La Boheme di Puccini. Negli anni si è anche coinvolto con diversi cori polifonici, che gli hanno permesso di spaziare dal repertorio sacro a quello popolare, producendo anche delle incisioni discografiche. Dal 2005 fa parte della Camerata Giovanile Siciliana fondata e diretta dal Maestro Enzo Arena specializzata nel repertorio rinascimentale. 



                         (Nella foto: Norma – Reggio Calabria 2018)



Nella sua attività di canto William Burzese ha regalato emozioni e virtuosismi in tanti grandi teatri in Italia e all’estero, dal 2001 in poi ha cantato infatti al Politeama di Palermo e a quello di Catanzaro, nei teatri antichi di Taormina e Trapani, al prestigioso Rendano di Cosenza dove si è esibito nell’intero repertorio delle grandi opere liriche, e così pure al Cilea di Reggio Calabria dove ha cantato praticamente di tutto, a Messina e così via.

E’ stato in scena anche all’Arena Bizkaya di Bilbao, in Spagna, dove ha portato l’Aida con il coro dei ‘Filarmonici di Verona’, al Teatro Romano di Aspendos in Turchia dove si è esibito nella Norma. A Malta nel giro di pochissimi anni ha messo la sua voce al servizio di tutti i grandi classici della lirica: Turandot, Falstaff, Trovatore, Traviata, Cavalleria Rusticana, Pagliacci. 



                     (Nella foto: Il Trovatore – Malta, 2014)



Nel 2003 con l'associazione ‘Gioacchino Rossini’ di Lecce ha partecipato alla stagione lirica del Luglio Musicale Trapanese. Ha collaborato con la “Schola Cantorum Officium” - S.Andrea Apostolo dello Jonio (CZ) in qualità di Docente Esperto in Vocalità Corale.

Dal 2006 William Burzese insegna Canto in scuole musicali di Gioiosa Jonica e Cittanova, e al Liceo musicale di Cinquefrondi. Inoltre, fin dal lontano 2001, collabora con il Coro Lirico del ‘F. Cilea’ di Reggio Calabria. Ed è proprio questa attività che gli ha permesso di lavorare, in molti teatri, al fianco di grandi nomi, come il già citato Maazel, poi il direttore israeliano Daniel Oren che fra l’altro ha diretto l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, il Maggio Musicale Fiorentino e i Berliner Philarmoniker; e alla Scala di Milano ha diretto l’Aida nell’adattamento di Franco Zeffirelli. E poi con altri direttori di grande livello come Maurizio Arena, Andrea Licata, Nicola Luisotti, Julian Kovatchev. Tasselli di una carriera che si annuncia lunga e significativa per il giovane cantante cinquefrondese. 



(Nella foto: Concerto a Montecitorio 15 dicembre 2005)





(testo tratto da 'Lessico dell'anima' di Francesco Gerace, 2020)


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